Musine Kokalari, oggi riconosciuta quale prima, grande scrittrice e poetessa albanese, fu autrice, durante i suoi anni di studio alla Sapienza, di un autobiografia giovanile, recentemente pubblicata a cura di Simonetta Ceglie e Mauro Geraci nella collana “La memoria restituita. Fonti per la Storia delle donne” per i tipi Viella (La mia vita universitaria. Memorie di una scrittrice albanese nella Roma fascista. 1937-1941, Roma 2016). Composta a Roma durante il fascismo e direttamente in lingua italiana, La mia vita universitaria testimonia l’entusiasmo di chi aveva visto negli studi universitari la «più grande e nuova aspirazione per una ragazza albanese»; l’impegnativa formazione di una coscienza critica e politica tuttavia spezzata alla radice dalla condanna, dai lunghissimi anni di reclusione e isolamento forzato che Musine Kokalari, rientrata in Albania nel ’42, dovette subire fino all’83, anno della sua morte, quale tenace organizzatrice di un articolato progetto di democrazia e libertà nazionale fortemente temuto e stroncato dal regime di Enver Hoxha.
Introdurranno i lavori Marina Caffiero e Manola Ida Venzo, direttrici della collana “La memoria restituita. Fonti per la storia delle donne”. Tra i numerosi relatori di questa giornata di studio che l'Università "La Sapienza" ha voluto dedicare a Musine Kokalari a cento anni dalla sua nascita, sarà presente anche Persida Asllani, Direttrice della Biblioteca nazionale di Tirana che presenterà la traduzione albanese de La mia vita universitaria, appena pubblicata in un’antologia in tre volumi a cura del Ministero della cultura albanese. Chiuderà l'iniziativa, che prevede tra i saluti istituzionali Eugenio Gaudio (Rettore della Sapienza Università di Roma), Stefano Asperti (Preside Facoltà Lettere e Filosofia, Sapienza Università di Roma), Emanuela Prinzivalli (Direttrice Dipartimento Storia Culture Religioni, Sapienza Università di Roma), Micaela Procaccia, (Direzione Generale Archivi) e Paolo Buonora (Direttore Archivio di Stato di Roma), una mostra multimediale dedicata ai luoghi, alle immagini, ai documenti, agli oggetti della scrittrice albanese a Roma curata da Simonetta Ceglie e Persida Asllani.
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