Il Cenacolo è parte del monastero delle Benedettine di Sant'Apollonia, il più grande monastero femminile di Firenze, fondato nel 1339. Dopo i lavoro promossi nel 1440 dalla badessa Cecilia Donati il cenacolo, un'ampia sala rettangolare con soffitto a cassettoni che fungeva da refettorio, fu affrescato su un'intera parete da Andrea del Castagno, nel 1447. Tutta la parte inferiore della parete è occupata dall'affresco dell’Ultima Cena: la scena si svolge in un ambiente riccamente decorato, dove ogni elemento architettonico è curato nel minimo dettaglio. L’impostazione prospettica è rigorosa, accentuata dall'effetto geometrico delle linee del pavimento e del soffitto. Al di sopra sono raffigurate la Resurrezione, la Crocefissione e la Deposizione nel sepolcro. Nel 1953 si effettuò il distacco di questa parte superiore per motivi di conservazione e furono trovate le sinopie (disegni preparatori), che sono esposte sulla parete opposta della sala.Nel Cenacolo sono conservati anche i pochi resti degli affreschi e delle sinopie delle Storie della Vergine un tempo nella chiesa di Sant’Egidio. Il ciclo pittorico, purtroppo in gran parte scomparso, è un’opera cardine del primo rinascimento fiorentino realizzata da Domenico Veneziano con l'aiuto di Alesso Baldovinetti, Piero della Francesca e dello stesso Andrea del Castagno.
Sono esposte anche altre opere di Andrea del Castagno dipinte intorno alla metà del Quattrocento: una lunetta affrescata (e la sua sinopia) con il Cristo in pietà tra gli angeli, una Crocifissione e la sinopia della Visione di San Girolamo tra le Sante Paola e Eustachio. Sulla parete sud della sala si trova un Crocifisso attribuito a Baccio da Montelupo.
Altre opere quattrocentesche provenienti dall'ex monastero sono esposte nell’antirefettorio: un affresco staccato con il tema della Crocifissione opera di Paolo Schiavo e due tavole di Neri di Bicci raffiguranti l’Incoronazione della Vergine e la Madonna col Bambino e santi. In quest’ultima tavola accanto alla Madonna compare Santa Apollonia nell'iconografia classica che la ritrae con un paio di tenaglie che stringono un dente, allusione alle torture subite durante il martirio.
Riaperto dal 27 maggio 2020
Modalità di visita
- Ingresso vietato in caso di febbre superiore a 37.5°
- Ingresso consentito a non più di 10 visitatori alla volta
- Indossare la mascherina
- Mantenere la distanza di sicurezza di ALMENO 1,5 metri
- Rispettare la separazione dei flussi in entrata e in uscita
- Evitare gli assembramenti all'interno e all'esterno
- Non sostare negli spazi di passaggio
- Lavare/igienizzare le mani
- Non sono consentite visite guidate di gruppo
Orari
Aperto gratuitamente dal lunedì alla domenica dalle 8.30 alle 13.30.
Chiuso il 1°, 3°, e 5° sabato e domenica di ogni mese.
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In 1447, Andrea del Castagno painted a fresco on the wall of the monastery refectory depicting the Last Supper, the Crucifixion, the Deposition and the Resurrection. The museum also displays other detached frescoes by Andrea del Castagno with related preparatory drawings, and paintings by Paolo Schiavo and Neri di Bicci, coming from the monastery. The museum occupies part of the ancient Benedictine monastery of St. Apollonia, founded in 1339 and enlarged in the fifteenth century.
]]>Reopened on May 27, 2020Type of visit.
- Admission is forbidden in case of fever above 37.5
- Entrance allowed to no more than 10 visitors at a time
- Wear the mask
- Maintain the safety distance of AT LEAST 1.5 meters
- Respect the separation of incoming and outgoing flows
- Avoid gatherings inside and outside
- Do not stay in the passageways
- Wash / sanitize hands
- Group guided tours are not allowed
Timetables
Open for free from Monday to Sunday from 8.30 to 13.30.
Closed on the 1st, 3rd, and 5th Saturday and Sunday of each month.
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