Negli spazi espositivi i reperti seguono un ordine cronologico e topografico. Nella sezione preistorica i rinvenimenti più significativi riguardano i villaggi trincerati di età neolitica, che testimoniano, a partire dal VI millennio a.C., l'introduzione dell'agricoltura e conseguentemente lo strutturarsi di insediamenti stabili, secondo modelli definiti nel Mediterraneo Orientale.
Per le fasi più recenti della preistoria e per la fase di VI-IV secolo a.C. la documentazione di maggior interesse è relativa a Timmari, sito a breve distanza da Matera. Da questo centro provengono, tra l'altro, alcuni corredi funerari del IV secolo a.C. caratterizzati da armature in bronzo e da monumentali vasi a figure rosse e numerose statuette votive, di pregevole fattura, rinvenute in un'area sacra.
]]>Established in 1911 at the behest of senator Domenico Ridola who donated his important archaeological collections, with findings from the VI millennium b.C. till the Iron age.
L'allestimento delle sale espositive è stato preceduto da anni di raccolta mirata di oggetti di uso quotidiano e di attrezzi di vari mestieri che erano alla base della vita economica e sociale della città dei Sassi. La fase operativa dell'allestimento, preceduta dallo studio approfondito dei testi più significativi della "letteratura contadina", è stata confortata dalla consulenza di anziani che hanno vissuto questa storia la cui testimonianza è costellata di particolari che nessun testo potrebbe fornire, perché sgorgano da esperienze personali.
L'associazione è impegnata sul fronte della fruizione, che si vuol garantire a diversi livelli: dalla semplice visita turistica alla ricerca approfondita che accompagna itinerari didattici predisposti per studenti di ogni ordine e grado. Diverse sono le attività culturali che l'associazione svolge nel suo territorio, sempre finalizzate al coinvolgimento dei giovani (lavori di gruppo, produzione di materiale didattico, drammatizzazioni, pubblicazioni di testimonianze, ecc.).
Il percorso espositivo del Museo, al primo piano del Palazzo si articola in tre sezioni: Arte Sacra, Collezionismo e Arte Contemporanea.
La sezione di Arte Sacra si compone di un nucleo di opere, dipinti su tela, su tavola, sculture, manufatti lignei e lapidei, provenienti dalle chiese del territorio regionale che hanno perso l’originaria collocazione o che, prelevate per essere sottoposte ad interventi di restauro, vengono momentaneamente esposte per raccontare la storia e l’arte figurativa della Basilicata.
La sezione del Collezionismo espone una selezione di dipinti della raccolta Camillo d’Errico di Palazzo San Gervasio, importante testimonianza di collezionismo privato ottocentesco in Basilicata che comprende oltre trecento tele di scuola napoletana del Sei e Settecento, tra cui capolavori di artisti d’eccellenza nel panorama della cultura figurativa di questi secoli.
La sezione di Arte Contemporanea presenta opere di Carlo Levi (Torino 1902- Roma 1975), insigne protagonista della cultura italiana del Novecento, tra cui il grande telero ‘Lucania ’61’ dipinto in occasione della mostra ‘Italia 1961’, organizzata a Torino per celebrare il Centenario dell’Unità d’Italia e una selezione tra le centocinquanta opere del pittore materano Luigi Guerricchio (Matera 1936-1996).
Il Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna della Basilicata ha adottato la Carta della qualità dei servizi.
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